TESTATA:
Repubblica
DATA:
13/10/1997
PAGINA:
27
SEZIONE:
CULTURA
OCCHIELLO:
IL LUNEDI' DELL' ARTE Martedì alla Fondazione Cini
TITOLO:
ARCHEOLOGIA DISSENSI E CONSENSI
AUTORE:
Sergio Frau
TESTO:
Due giorni, venti bei nomi, un titolo giusto, dialettico e
umile
quanto basta: "Le mostre archeologiche: esigenze a confronto".
Non
c' è che dire: bravi, bravissimi... E sì, tanto
di cappello, a
Palazzo Grassi e al suo Maestro di Cerimonie, Paolo Viti che
sono
riusciti a assicurarsi in laguna - alla Fondazione Cini, per
martedì e mercoledì prossimi - una bella fetta
del gotha
archeologico italiano e internazionale. Uno dopo l' altro,
insieme
ai grandi vecchi dell' antichistica come Giovanni Pugliese
Carratelli e Paolo Enrico Arias (rispettivamente classe 1911
e
1907), si potranno ascoltare Wolf-Dieter Heilmayer che parlerà
di
come si fanno le mostre in Germania, Pier Giovanni Guzzo su
gioie
e dolori delle esposizioni fatte dalle soprintendenze, Eugenio
La
Rocca a dire quanto possono essere utili le éxpo alla
ricerca
scientifica, e Angelo Bottini, e Norman Rosenthal, e Viviano
Dominici a far valere le esigenze del visitatore... Dei problemi
legati all' archeologia da esporre parlerà, invece,
Gae Aulenti,
al centro di molte critiche proprio per l' allestimento del
kolossal "Magna Grecia" a Palazzo Grassi, la stagione
scorsa.
Anzi, il convegno che apre domani, parte proprio da lì:
dalle
critiche che docenti, archeologi, soprintendenti riuniti a
Paestum
esternarono a fine febbraio per sfogare, davanti a Viti,
delusioni, disagi, fastidio e dissenso su regia e allestimento
di
quella mostra appena chiusa. Viti, stretto all' angolo, diede
appuntamento all' autunno ed eccolo pronto. Quel che conta,
adesso, è cosa i sapienti convocati sosterranno - a
microfono
acceso - nella due giorni di dibattiti. Ripeteranno quel che
molti
nello Stato dicono a registratore spento? Tipo: che il rapporto
tra loro, statali spesso tenuti a stecchetto, e gli altri,
i
privati dell' opulenza defiscalizzata, soprattutto dopo la
legge
Ronchey, li mette in serie difficoltà, sbilanciato
com' è; che
anche i nuovi accordi - stretti recentemente da Veltroni,
con la
Confindustria - li preoccupano non poco... O, anche, che all'
interno del Ministero dei Beni culturali ci vorrebbe una task
force supertecnica in grado di entrare in campo, ogni volta
che
serve, a proteggere soprintendenze e opere d' arte dalle pressioni
dell' imprenditore di turno... Certezza di vero dibattito,
però,
non c' è: chi in febbraio era stato veramente critico
- ovvero l'
ala dura della Rivolta di Paestum - non è stato invitato.
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