Gli Optional
A.A.A.Altri articoli di produzione propria
TESTATA:
REPUBBLICA
DATA:
02/10/1998
PAGINA:
42
SEZIONE:
CULTURA
OCCHIELLO:
Si apre oggi ad Alghero un convegno organizzato da Europa Nostra
e
sostenuto dal Fai e dal Wwf
TITOLO:
Sardegna, paradiso a rischio
AUTORE:
di SERGIO FRAU
TESTO:
Alghero E' divertente il tono che usa Pier Luigi Cervellati
nel
parlarne: "Siate principi, malavitosi russi o palazzinari
italiani
siete comunque pregati di non innamorarvi più della Sardegna...".
Quando, poi, si spiega già non sorride più: "Non
è mai vero
amore... Questi Predatori di Bellezza raccontano favole: ingannano
l' opinione pubblica, e finiscono solo per impoverire la gente
del
posto...". Se l' è studiata a fondo la situazione
sarda l'
architetto-urbanista più stimato da chi pensa che in
Italia -
invece di continuare a costruire roba nuova - sia piuttosto
arrivato il momento di avviare una grande bonifica del territorio
e delle città, la cancellazione dei mostri costruiti
con l'
estetica di Tangentopoli, un restauro del Belpaese massacrato.
E
il professore proprio questo è venuto a dire al convegno
internazionale che si svolge oggi ad Alghero organizzato da
Europa
Nostra in occasione dei suoi 35 anni di vita e fortemente voluto,
qui, dal Fai e dal Wwf, due delle 220 organizzazioni non
governative che a Europa Nostra sono legate dal rispetto
ambientale. Titolo: "Dossier Sardegna. Radiografia di uno
degli
ultimi paradisi mediterranei". "Nell' isola"
spiega Cervellati "c'
è bisogno, ormai, di un vero e proprio blocco - per almeno
un
decennio - di qualsiasi nuova costruzione. Si pensi piuttosto
a
sistemare tutte le emergenze ambientali, alle aree storiche,
a
quelle archeologiche da proteggere e valorizzare. Ormai è
dimostrato: la perdita della identità e della bellezza
- ovunque
questo avvenga - equivale a tarpare lo sviluppo turistico
economico e sociale di un luogo. E la Sardegna, ormai, è
un
paradiso a rischio stretta com' è tra cemento e fuoco".
A ritmi
serrati - scanditi da un Piero Angela moderatore - saranno almeno
venticinque gli interventi: dallo sguardo urbanistico di
Cervellati alle raffiche di dati (sulle coste dell' isola sono
in
arrivo milioni e milioni di metri cubi di nuove case), alle
formule di salvaguardia già applicate con successo altrove,
alla
testimonianza personale: "E' questo che, stavolta, tenterò
di fare
nei sette minuti che il ritmo dei lavori mi consente" preannuncia
Giulia Maria Crespi, che del Fai è presidente: "Voglio
partire
dalle mie esperienze - qui ci vengo dal ' 60... - e raccontare.
Raccontare di quegli strani boati che sentivo; e di come a un
certo punto ho capito che si trattava di dinamite per sbancare
il
granito; e di quando poi ho saputo che sono 189 le cave che
si
mangiano la Sardegna... Ma anche dei grattacieli di Porto Rotondo
e Platamona, della crosta di villette che sta trasformando
Villasimius e dintorni in un' assurdità... E dei cinghiali
che,
ormai, sono talmente tanti che la gente abbandona i campi stufa
di
doverli combattere di continuo... E delle deroghe a raffica
che
finiscono per snaturare qualsiasi piano paesistico. E dei
belvedere che compaiono ormai ovunque: è l' appalto più
diffuso.
Ma belvedere su cosa, visto che poi il paesaggio ce lo continuano
a cambiare, e mai in meglio?". Tante facce ma di uno stesso
problema che lei ha accorpato con un solo titolo che è
quasi uno
slogan: Anche l' Ambiente è monumento! Cose che all'
estero,
ormai, hanno capito (visto che in Germania, nella Ruhr dove
le
cave avevano ferito a morte il paesaggio è in atto da
qualche
anno, un poderoso restauro naturalistico) o che hanno sempre
saputo (come in Inghilterra che può vantare 900 chilometri
di
coste pressoché intatte). Ad ascoltare queste parole
ci saranno
anche i ministri Walter Veltroni ed Edo Ronchi (Cultura &
Ambiente) che - con leggi e parchi già fatti e con gli
impegnativi
titoli dei loro interventi - fanno ben sperare. Il primo dirà
la
sua su "Ambiente e cultura: due grandi occasioni per il
futuro
della Sardegna e l' Italia intera"; il secondo: "I
parchi come
opportunità per lo sviluppo sostenibile della Sardegna".
Parlando
entrambi ex cathedra, nel loro ruolo di governo - e per di più
di
fronte a una platea in parte composta da autorità sarde
e in parte
internazionali, di gente che di questa battaglia per il Bello
ha
fatto la sua vita (tra gli altri ci sarà anche Jo Burgon
del
National Trust; e Dirk Troost che all' Unesco si occupa di isole
e
litorali), ovviamente quel che diranno rimarrà agli atti.
"Il
fatto che partecipino loro e che si interessi a noi anche l'
Europa, è già un ottimo, nuovissimo segnale"
dice Cervellati, di
nuovo allegro.
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